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Gli umanisti italiani aderiscono e appoggiano lo sciopero generale indetto per il 28 gennaio 2011.

Appuntamento a Milano p.ta Venezia ore 9.15, vicino al Planetario

Facciamoci tutti una semplice domanda: “quali sono le condizioni in cui vogliamo vivere?” Se risponderemo con sincerità scopriremo che la stragrande maggioranza dei cittadini non vive, ma sopravvive.

L’accordo firmato per i lavoratori della Fiat di Mirafiori e di Pomigliano impone delle condizioni di lavoro compatibili solo con un regime di sopravvivenza, non certo con la vita piena a cui tutti aspiriamo.
Eppure questo accordo scellerato è stato firmato da tutti i sindacati seduti al tavolo delle trattative, tranne dalla Fiom, ed è stato appoggiato da quasi tutti i partiti politici presenti in Parlamento. Neanche il fatto che poco meno della metà dei lavoratori ha rifiutato tale accordo ha determinato dei ripensamenti. Evidentemente chi, nei sindacati e nei partiti di sinistra, dovrebbe rappresentarci non sa più cosa vuol dire veramente vivere, se hanno visto nelle condizioni imposte dalla Fiat addirittura un’opportunità da non perdere.

Non c’è alternativa: dobbiamo ricordarglielo noi che cosa vuol dire vivere e non sopravvivere. Questo sciopero è una delle opportunità che abbiamo per riportare l’ago della bussola laddove deve stare, cioè rivolto verso il rispetto della Costituzione e il progressivo miglioramento delle condizioni di vita di tutti, senza distinzioni di alcun tipo.
Per questo motivo lo sciopero del 28 gennaio non riguarda solo i lavoratori della Fiat, ma riguarda tutti, perché l’accordo firmato rappresenta, né più né meno, una violazione delle norme fondamentali della Costituzione e un pericolo per la stessa dignità della vita umana.

La lotta, poi, continuerà. Non sarà né facile né breve. Ma una cosa è sicura: se continueremo a chiedere a noi stessi e a chi ci circonda quali sono le condizioni in cui vogliamo vivere, non perderemo mai la bussola e ci apparirà sempre più chiara la giusta direzione, che ci porterà, rifiutando chi vuole trattenerci nella preistoria, verso la vera storia del genere umano.

 

Mentre in Italia cercano di imporre questo nuovo modello di distruzione dei diritti dei lavoratori, vedi Fiat, un gruppo del Partito Umanista di Milano sta preparando un video per proporre la soluzione alla crisi, LA COPARTECIPAZIONE dei lavoratori alla direzione e gestione delle aziende!

Si ieri lunedì 17 Gennaio ci siamo trovati al locale di Via Accademia,53 per girare la seconda sessione di video per proporre la copartecipazione nella direzione e gestione delle aziende, cercheremo in questi giorni di mettere insieme un video montandolo ovviamente con gnu/linux ed in particolare OpenShot.

Alla prossima riunione del 24 Gennaio , sempre in Via Accademia,53 rivedremo il montaggio fatto( speriamo di finire una bozza in tempo) e faremo la 3a ed ultima (speriamo) sessione di registrazione video, per poi a breve mandare in rete questo video istruttivo ed ispiratore (speriamo).

TRASMISSIONE N° 1

parole, musica, immagini

PROGRAMMA DI SABATO 15 GENNAIO

Colonne di San Lorenzo, a partire dalle ore 17.00

17.00: Presentazione della campagna “Torre chiama terra - Diritti per tutti”

17.30: Musica latinoamericana - “El Pepe”

18.00: Proiezione del film documentario "In coda", di Andrea Paz Cortès, Diego Fabricio e Elia Mariano: un viaggio tra le code infinite degli uffici immigrazione del nord Italia

20.00: Musica reggae dal Congo - TTB

20.30: Musica reggae dalle Isole di Guadalupa - Jean Cloud

21.00: Performance teatrale - Modou Gueye

21.30: La Banda degli Ottoni a Scoppio



Le somme della protesta sopra e sotto la torre ex Carlo Erba di via Imbonati a Milano
di Comitato Immigrati Milano

LA TORRE. La protesta condotta sopra e sotto la torre di via Imbonati a Milano, si è conclusa. Si è chiusa quella fase molto speciale della nostra mobilitazione, ma la lotta continua. L’iniziativa di via Imbonati è nata in primo luogo come tentativo di proseguire, facendole eco, la clamorosa protesta dei fratelli immigrati saliti sulla gru a Brescia e di coloro che li hanno sostenuti dal presidio di piazza San Faustino. Il problema della “sanatoria truffa” era stato, sin dal giugno scorso, al centro di numerose iniziative a Milano, promosse dal Comitato Immigrati. Però, sino a quel momento, non vi era stato alcun ascolto da parte delle istituzioni né attenzione da parte dell’opinione pubblica.
Quindi, consideriamo che l’iniziativa della torre abbia raggiunto alcuni dei suoi obiettivi: le conseguenze disastrose della sanatoria truffa del 2009, con 50mila immigrati che rimarranno senza permesso di soggiorno, sono state portate sotto gli occhi di tutti.

Manifestazione 20 Novembre Via Imbonati