4 GIUGNO 2015 – ORE 14:30
Università Cattolica del Sacro Cuore
Largo A. Gemelli, 1, Milano

Con l’Italicum, il partito che rappresenterà un terzo dei cittadini prenderà tutto il potere e trasformerà una
minoranza eletta, in maggioranza. Questo accadrà con la truffaldina legge elettorale "Italicum". Il
Parlamento che uscirà dall’Italicum – peraltro mutilato con l’abolizione dell’elettività del Senato – sarà
completamente dominato dal partito vincente, e quest’ultimo sarà a sua volta del tutto controllato
dal suo leader anche grazie al sistema che gli consente di nominare 100 capilista bloccati, cioè eletti
senza le preferenze.


Questa legge risponde all'ossessione di decisionismo di cui soffre la classe politica di destra come quella
di sinistra. La falsa maggioranza potrà traghettarci verso il presidenzialismo e scegliersi un futuro
Presidente della Repubblica di suo gradimento, influire pesantemente sulla composizione della Corte
Costituzionale e il Consiglio superiore della Magistratura. Così gli organi di garanzia saranno in mano al
capo del governo, cui una nuova legge si appresta ad attribuire poteri sostanziali sulle reti televisive
pubbliche. Il principio costituzionale dell’eguaglianza del voto è così demolito. La Costituzione verrà
stravolta da un parlamento illegittimo perché eletto con una legge illegittima (così come ha
dichiarato la Consulta per il Porcellum).

 


Con questa legge una minoranza piccolissima ma potentissima, facente parte del mondo economico-
finanziario, detterà sempre più legge sulla politica, la quale, per obbedire a tali dettami, non può
perdere tempo in lunghe discussioni parlamentari, per cui ha bisogno di un governo che possa sia
decidere che eseguire. La nostra democrazia è a rischio ed è sempre più formale. Quando l'Italia si
liberò dal regime fascista e si dette una costituzione fondata sull'uguaglianza e sulla sovranità del
popolo, la speranza di molti era quella che la nascente democrazia diventasse sempre meno formale e
sempre più "reale". Dopo 70 anni possiamo affermare, senza ombra di dubbio, che quella speranza è
stata tradita e che si è tornati indietro di almeno un secolo.

 

Invitiamo a riflettere sulle conseguenze negative di questa legge elettorale. I diritti sociali, del lavoro, già
pesantemente attaccati dalle leggi degli ultimi governi (lavoro, pubblica amministrazione, scuola) saranno
ancora più in pericolo. La sostituzione dell’intelligenza collettiva col comando di un capo, così evidente
con la riforma della scuola, sono segnali di una rotta errata che è necessario correggere urgentemente,
per difendere la democrazia “reale”, la costituzione, la nostra vita.


Coordinano i lavori:
ALESSANDRO VOLPE (Università San Raffaele) e GIUSEPPE CARLINO (ULD Cattolica)


Intervengono:
h. 14.30
prof.ssa BARBARA BOSCHETTI (Università Cattolica)
14.45
prof. PASQUALE DE SENA (docente Diritto internazionale, Università Cattolica)
15:00
avv. Felice Besostri (pool che ha vinto il ricorso contro il Porcellum – Coordinamento
Democrazia Costituzionale)
15.20
dott. NICOLA DESSÌ (Università Piemonte Orientale)
15.40
PIOTR ZYGULSKI (Termometro Politico)
16.00
VALERIO COLOMBO (Costituente Ora)
16.30- 17.30 Spazio aperto alle domande del pubblico