Come Partito Umanista nella stesura del programma abbiamo partecipato attivamente, in particolare spingendo tre tematiche:

  • il tema di costruire una città della nonviolenza che è diventato prioritario nel programma
  • la Democrazia Diretta ( insieme a quella rappresentativa) con l'abbassamento significativo del quorum l'introduzione dei referendum vincolanti e la consultazione della cittadinanza riguardo alle scelte relative alle partecipate (ATM, A2A, SEA, MM, CAP,etc...) 
  • abbiamo contribuito nei dettagli alla parte legata all'Ambiente.

Di seguito la presentazione del Programma ed il download dello stesso, segnaliamo che in ogni Municipio ( Zona ) è stato redatto un programma dettagliato.

La lista “Milano in Comune” non si accontenta del ruolo di onesti e scrupolosi outsider, ma ritiene di essere l’autentica innovazione amministrativa contrapposta all’apparente buon senso della grisaglia manageriale; non è più il tempo di sindaci buoni “amministratori di condominio”, ma di amministratori pubblici consapevoli della sfida planetaria che ogni zona del globo terraqueo è chiamata a declinare.

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Noi siamo qui per:

 

  • una metropoli che esplicita i propri compiti in relazione alla sfida planetaria sul clima, sostiene gli impegni assunti negli accordi di Parigi del 2015 (COP 21). Una città - e un’area metropolitana - è green se bianchi sono i polmoni dei suoi abitanti e si impegna a diminuire la CO2 (prodotta dal riscaldamento) in atmosfera; proponiamo stanziamenti straordinari per l'efficienza energetica degli edifici (invernale ed estiva) e per l'utilizzo di fonti rinnovabili, unitamente ad un nuovo piano della mobilità in area metropolitana con il titolo a tariffa unica.
  • Una amministrazione comunale che fa della partecipazione attiva dei cittadini, dell’associazionismo un punto di qualità della propria politica e non una mera routine; partecipazione da estendere con poteri e fondi ai Municipi di zona, alla elezione diretta del Sindaco della città metropolitana, a forme certe di vigilanza della cittadinanza sul bilancio comunale e sulle aziende pubbliche attraverso un effettivo accesso agli atti amministrativi quale forma di garanzia ulteriore contro i processi corruttivi
  • Una città del lavoro e dei diritti sociali e sul lavoro, dove il lavoro pubblico e comunale non sia considerato un ostacolo ma una risorsa al servizio dei cittadini; una città ed una area metropolitana che attivi il salario sociale in assenza di reddito e di lavoro e dove il Sindaco, primo responsabile della salute pubblica, non volti le spalle e si disinteressi delle liste di attesa nella sanità pubblica.
  • Una Milano che non privatizzi le proprie aziende partecipate e le indirizzi a creare innovazione e lavoro: ATM, A2A, SEA, MM, CAP sono grandi centri di spesa pubblica e devono essere un modello di legalità, trasparenza e partecipazione del cittadino-utente. L’acqua di Milano (servizio idrico) deve tornare essere pubblica a tutti gli effetti.
  • Una città smart, non solo cablata e con wi-fi gratuito, ma con servizi a tutela della popolazione matura tramite accesso certificato da ISEE predisposto dal Comune; incremento in tempi certi dell’offerta di 2.000 appartamenti pubblici, azione finanziata cedendo al Governo la quota di Milano in Arexpo.
  • Una città che smetta di consumare suolo e governi il proprio territorio riconvertendo a edilizia pubblica l’inusato programmando il futuro di scali ferroviari e caserme in un ambizioso e organico “master plan”, affinché il prossimo PGT dia effettivo impulso alla rigenerazione urbana e nuova serenità e fiducia alla cittadinanza.
  • La città che invecchia declina. Urge programmare servizi e opportunità affinché Milano sia attrattiva per giovani e studenti, che li contenga non solo per il tempo della formazione ma offra loro spazi comunali di socializzazione, sostentamento, lavoro, e permetta loro di immaginarsi milanesi del futuro prossimo.