In Europa si fa ogni giorno più evidente l’azione del capitale finanziario internazionale, volta a prendere il controllo economico dei paesi dell’euro attraverso la conquista del potere politico. Oggi i tecnocrati liberisti governano, mentre una classe politica asservita, in buona o in cattiva fede, agli interessi dello stesso capitale finanziario, tace o li asseconda, allontanandosi sempre più dal mandato ricevuto dai propri elettori.

Che cosa si può fare di fronte a questa situazione?

Non si tratta di attaccare la “casta”, né di alimentare l’“antipolitica”, ma piuttosto di rinnovare le forme obsolete della democrazia formale per avanzare nella direzione della democrazia diretta. Una tale svolta non sarà propiziata da coloro che oggi detengono il potere ma si produrrà solo grazie alla spinta della base sociale, organizzata in modo orizzontale e ispirata a nuovi valori che, lavorando per il cambiamento dei paradigmi culturali, economici e politici della nostra società in questi tempi di crisi, sappia dialogare e sperimentare per dare vita, poco a poco, a un nuovo tipo di società fondata sul progresso di tutti e per tutti. In relazione al cambiamento dei paradigmi culturali, economici e politici della nostra società, sarà necessario riappropriarsi di quella sovranità popolare, oramai di fatto perduta, negli ultimi 40 anni, ma che risulta essenziale per determinare nuovi modelli democratici.

Prossimi appuntamenti:

31 maggio - Violenza e Nonviolenza
14 giugno - Nascita di una nuova Civiltà
28 giugno - Verso la nazione umana universale