In risposta all'attuale situazione lavorativa di licenziamenti di massa e condizioni lavorative sempre piú indecenti

Inizia la Campagna per la

Copartecipazione dei Lavoratori nella gestione delle Aziende.

La tirannia del denaro

La legge, il governo, il potere dipendono dal denaro. Ma anche l’arte, la filosofia, la religione. Anche le relazioni personali dipendono dal denaro. Perfino la salute e l'istruzione dipendono dal denaro.

Questo genera grandi contraddizioni; la maggioranza delle persone non vogliono questo e da questo sono danneggiate. Ci troviamo davanti alla “tirannia del denaro”, che ha nome, rappresentanti, esecutori e modi di procedere ben definiti.

 

Oggi il grande capitale finanziario internazionale detta legge; è un capitale speculativo che non ha bandiera né patria.

Dallo stato ai privati, tutti dipendono dai finanziamenti e prestiti: esiste uno stato parallelo - le banche e le multinazionali - che comanda e influenza tutto il mondo, che impone scelte di politica economica a proprio unico vantaggio

Prendiamo in considerazione il lavoro, oggi oggetto di grosse speculazioni e falsità su chi sia responsabile della mancata crescita e ripresa dalla crisi e soggetto su cui operare tagli e limitazioni dei diritti, come nel caso del ricatto imposto dal governo, dalla Fiat e da Cisl e Uil ai lavoratori di Pomigliano

L’economia attuale è basata sulla speculazione, produce ricchezza per chi è già ricco! La ricchezza si produce con la speculazione finanziaria, carta straccia, che nulla c'entra con la produzione di beni e servizi.

Mentre l'economia reale viene svuotata di ogni valore, diventa sempre più evidente il fallimento di questo sistema economico, sociale e politico.

Chi detiene il potere deve rendere conto del fallimento del sistema invece che imporci lo stesso sistema fallito come soluzione di se stesso

Ci hanno propinato questo tipo di Economia come l'unica possibile, valida alternativa, ma molta della disinformazione che riceviamo è incompleta, irreale e sembra frutto di magia: “i soldi c'erano e poi spariscono”, “il lavoro c'era e poi non c'é piú”, “qualcuno ti ruba il lavoro”.

Ma queste “sparizioni” nascondono sia i meccanismi sia i veri responsabili, che intanto fanno incetta di risorse e delle vite di altri esseri umani.

La filastrocca della crisi e della ripresa
Intendiamoci la crisi c'è, nel senso che tagliano posti di lavoro e la nostra economia familiare va in crisi; di fatto circolano sempre meno soldi... Soluzione? La cassa integrazione, per i fortunati,  in attesa della ripresa... ma mai si riprende come prima, per cui ci si trova con meno posti di lavoro e società fallite ad ogni ciclo di crisi e ripresa... e in questa dinamica la creazione di nuovi posti di lavoro è diventata un utopia!!

Il potere di decisione
Ma chi decide questo? Chi decide di lasciare a casa le persone e di fare lavorare in condizioni peggiori quelli che rimangono? Solo chi ha investito il capitale, spesso neanche di tasca propria.
Cosa succederebbe se nei consigli di amministrazione sedesse a pari titolo chi invece del capitale investe il proprio lavoro?
Solo con la partecipazione diretta dei lavoratori alla gestione dell’impresa e alla ripartizione degli utili si può assicurare che il profitto non  svanisca in speculazioni finanziarie che vanno a beneficio di un numero irrisorio di soggetti; solo così si può sperare che l'utile venga reinvestito nella produzione e nella creazione di nuovi posti di lavoro o che l'impresa non venga delocalizzata sempre ad esclusivo beneficio di pochi


Nella Costituzione Italiana l'articolo 45 promuove e favorisce la cooperazione, l'articolo 46 riconosce il diritto dei lavoratori di collaborare alla gestione delle aziende.


Servono leggi che implementino la co-partecipazione dei lavoratori

Serve una società civile che faccia applicare le leggi che già esistono


In tutto ciò che centra il Partito Umanista?
Il Partito Umanista, preso atto che c’è necessità di reali alternative, propone di aderire ad un tavolo comune di lavoro sulla co-partecipazione, con lavoratori, imprenditori, sindacati e partiti.

Per far propria questa proposta e per sviluppare soluzioni.. Un modello nuovo che sia di rottura con la falsa alternativa tra capitalismo e statalismo

Riferimenti:

Partito Umanista Internazionale, gruppo di Milano http://www.pumilano.it  - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Roberto Pavesi
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.