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Martedì 15 Marzo, ore 17 - PRESIDIO –
davanti alla Prefettura.
Corso Monforte angolo via Donizetti
Esigiamo dalla prefettura e dalla questura di Milano il rispetto degli accordi e la convocazione del tavolo di trattativa concordato durante la lotta di via Imbonati.
SANATORIA TRUFFA: il problema non è risolto. Per oltre 50mila immigrati, vittime della sanatoria truffa, non è stata trovata ancora una soluzione e rischiano di rimanere nella clandestinità e nelle grinfie del lavoro nero. Noi chiediamo un permesso per attesa occupazione per tutti gli immigrati che sono stati truffati durante la sanatoria. Esigiamo dalla prefettura e dalla questura di Milano il rispetto degli accordi e la convocazione del tavolo di trattativa concordato durante la lotta di via Imbonati. Nel frattempo il governo è tornato a lanciare la lotteria del decreto flussi.
VOGLIAMO VIVERE E LAVORARE ALLA LUCE DEL SOLE: Nel 2009 migliaia di lavoratori immigrati non hanno potuto fare domanda di sanatoria perchè non erano colf o badanti. Per quelli che vivono in Italia non esiste nessun meccanismo di regolarizzazione. Noi chiediamo la regolarizzazione degli immigrati che sono già in Italia. Regolarizzare queste persone servirebbe a sanare le irregolarità contributive e fiscali e a ridurre lo sfruttamento del lavoro nero!
LA CRISI LA STIAMO PAGANDO TUTTI, MA PER GLI IMMIGRATI È PEGGIO: un immigrato che rimane senza lavoro può avere una sola volta un permesso per disoccupazione che dura 6 mesi. Se entro 6 mesi non trova un lavoro diventa irregolare, anche se vive in Italia da 20 anni. Per questo noi chiediamo
- il prolungamento della validità dei permessi di soggiorno.
La questione della cittadinanza rimane insoluta e migliaia di giovani nati o cresciuti in Italia continuano a sottostare a una legge che non riconosce loro né diritti né cittadinanza.
- Diritto di cittadinanza per chi nasce o cresce in Italia.
- l’abrogazione della Bossi-Fini e, in particolare, del nesso tra contratto di lavoro e permesso di soggiorno (“contratto di soggiorno”);
- per contrastare il lavoro nero e lo sfruttamento dei lavoratori migranti: rivendichiamo l’applicazione e l’estensione dell’articolo 18 del testo unico sull’immigrazione come tutela per tutti i lavoratori che denunceranno di essere stati costretti all’irregolarità del lavoro nero.
- l’abrogazione del reato di clandestinità e del pacchetto sicurezza che già oggi rappresentano provvedimenti fuori legge perché in netta contrapposizione con la direttiva europea sui rimpatri;
- l'abolizione del permesso di soggiorno a punti e l’attivazione di misure, anche di tipo economico, atte a garantire il diritto ad apprendere l’italiano e a studiare;
-la chiusura dei CIE; -
- il passaggio dal concetto di ius sanguinis a quello di ius soli come cardine per il riconoscimento della cittadinanza e una legge che garantisca l’esercizio della piena cittadinanza a chi nasce e cresce in Italia,
- il riconoscimento del diritto di scegliere dove vivere e stabilire la propria residenza, diritto quanto mai fondamentale in un’epoca come quella che stiamo attraversando in cui tutti siamo potenziali migranti;
- una legge organica e adeguata per la tutela dei rifugiati e dei richiedenti asilo;
Organizza IMMIGRATI AUTORGANIZZATI:
Per adesioni: