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Il Partito Umanista e il "Coordinamento della Sinistra Contro l’Euro" lombardo partecipano alle manifestazioni per sostenere il diritto del popolo greco a rinegoziare il debito e abbandonare le politiche di austerity imposte da Commissione Europea, BCE e FMI

In Grecia, come in Italia e in tutta Europa, la sovranità appartiene al popolo, non alla Troika!

I trattati su cui si basano la costruzione dell’Unione Europea e il funzionamento dell’euro hanno consegnato i popoli europei nelle mani della finanza speculativa, instaurando la dittatura delle Banche.

È ora di rompere questi trattati, recuperare la sovranità politica e monetaria e costruire un’Europa democratica, nella quale mai più i diritti delle persone siano calpestati a vantaggio degli interessi di una minoranza avida e spietata.

Oggi siamo tutti greci!

Mercoledì 11 febbraio alle 17.30 in piazza Cordusio a Milano

Presidio a sostegno del governo e del popolo greco

Come Partito Umanista di Milano siamo oggi alle ore 15.30 in Piazza del Duomo per stare insieme per fede ed amore per l'umanità.

La strage di Parigi ci ha lasciati addolorati, sgomenti, arrabbiati. Tutti sentiamo il bisogno di reagire. Ricordiamo quello che il premier norvegese Stoltenberg disse dopo la strage di Utoya del 2011: “Reagiremo con più democrazia, più apertura e più diritti”.
Non vogliamo cedere alla paura e all’odio. Rifiutiamo la logica di chi divide il mondo in base alla religione, al colore della pelle, alla nazionalità. Rifiutiamo la logica di chi specula sulla morte per i propri interessi, alimentando una spirale di odio e violenza.

È il momento di stare insieme, di far sentire la voce di tutti quelli, e sono tanti, che di fronte alla morte e alla violenza rispondono con il dialogo, la solidarietà e la pratica dei diritti. Tutti quelli che non fanno distinzione tra le vittime di Utoya e Peshawar, di Baqa, di Baghdad, e Parigi, nel Mediterraneo e a New York. Tutti quelli che credono che diritti, democrazia e libertà siano l’unico antidoto alla guerra, alla violenza e al terrore. Dove l’odio divide, i diritti possono unire.
Vi aspettiamo, sabato 10 gennaio, alle 15,30 in piazza del Duomo.

Per adesioni:

https://www.facebook.com/events/1572214932991213/

 

Il Partito Umanista di Milano ha aderito alla giornata "Giornata d'Azione Globale per i Diritti dei Migranti, Rifugiati e Sfollati" del

18 Dicembre 2014 e vi invita tutti all'evento dalle 17 alle 19.30 in Largo La Foppa.

 

18 Dicembre 2014 - Giornata d'Azione Globale per i Diritti dei Migranti, Rifugiati e Sfollati

 

Testo originale dell'appello:

"PERSONE E NON NUMERI"

Racconti, esibizioni teatrali e musica sui viaggi della speranza

Giovedì 18 dicembre dalle 17.00 alle 19.30 in Largo La Foppa (MM2 Moscova) - Milano


La Carovana delle Culture partecipa alla mobilitazione internazionale del 18 Dicembre “Giornata Internazionale del Migrante” proclamata dalle Nazioni Unite.

Nella giornata dedicata ai migranti, nella quale spesso la retorica si spreca con vuote commemorazioni, vogliamo lanciare spunti di riflessione sull’identità, la storia e le motivazioni che hanno spinto migliaia di persone ad attraversare il mare per raggiungere l’Europa.

Cosa sappiamo di queste persone?

Cosa sappiamo delle loro vite, delle loro storie?

Cosa sappiamo delle situazioni dalle quali fuggono fatte da guerre, persecuzioni, nonché da fame e carestie?

L'11 Ottobre si è manifestato in 1100 città di europa contro il TTIP*, anche noi a Milano abbiamo sia fatto informazione ai mercatini bio di P.zza Durante e di zona Isola e sia il pomeriggio abbiamo organizzato un presidio in zona Palestro con altre associazioni e persone.

A Milano nella giornata dell'11 Ottobre ci sono state altre iniziative contro il TTIP organizzate dal altri soggetti politici come Altra Europa o associazioni come l'ARCI.

Il prossimo appuntamento organizzativo comune è giovedì 23 ottobre ore 21 in Via Accademia,53 ( visto che il posto è piccolo contattateci per partecipare)

Di seguito alcune foto del presidio.

Il TTIP (Partenariato Transatlantico sugli scambi e sugli investimenti tra Usa e Ue) e il CETA (Accordo commerciale comprensivo tra Canada e UE) sono gli esempi più significativi di come le politiche commerciali e di investimento si stanno negoziando in modo antidemocratico e nel solo interesse delle grandi imprese. I negoziati in corso sono segreti, con poche informazioni disponibili per un controllo pubblico del loro andamento, consentendo così alle lobby corporative una sempre maggiore influenza su di essi.

Qualora tali accordi vadano avanti, le multinazionali avranno il diritto esclusivo di citare in giudizio i governi di fronte ad arbitrati commerciali internazionali indipendenti dai sistemi giuridici nazionali ed europei. Essi ridurranno gli standard di salute e di sicurezza nel tentativo di “armonizzare” le regole al di qua e al di là dell’Atlantico e minando la capacità di governi nazionali e autorità locali di impedire le pratiche commerciali (ma non solo) pericolose come il fracking o l’uso di OGM.
Questi trattati inducono la svendita dei servizi pubblici essenziali e forzano i diritti sociali e quelli dei lavoratori ad una corsa al ribasso.

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