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Il Partito Umanista con MILANO in COMUNE
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- Categoria: Elezioni Comunali 2016
Elezioni amministrative
5 giugno 2016
Durante gli ultimi cinque anni, molti umanisti hanno potuto apprezzare l’operato di Basilio Rizzo, Presidente del Consiglio Comunale uscente, e Anita Sonego, entrambi consiglieri comunali eletti nella lista “Sinistra per Pisapia”.
E’ sempre stato molto apprezzato il loro impegno a favore della trasparenza, della democrazia e della difesa dei beni comuni rivolgendo la loro attenzione alla base sociale e dimostrando in varie occasioni il loro interesse per le attività che vari gruppi d’ispirazione umanista proponevano.
Per questi motivi il Partito Umanista milanese ha deciso di appoggiare attivamente la lista MILANO in COMUNE che esprime Basilio Rizzo come candidato sindaco, fornendo il proprio contributo affinché nel programma fossero presi in considerazione ed evidenziati temi a noi cari come la democrazia diretta e partecipativa per la costruzione di una città nonviolenta e ambientalmente sostenibile.
Questa scelta è maturata quando è risultato evidente che la lista MILANO in COMUNE si poneva come una chiara alternativa democratica e popolare alle altre coalizioni, decisa a contrastare la tendenza all'omologazione manageriale e affaristica presente in altri candicati a sindaco.
Inoltre alcuni attivisti si sono resi personalmente disponibili con la loro candidatura:
Lella Bigatti, Roberto Innocenti, Roberto Pavesi e Giovanna Ubaldeschi per il Consiglio Comunale
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Roberto Pavesi e Roberto Innocenti per la Municipalità 3
Mario Bella e Giovanna Ubaldeschi per la Municipalità 4
Franco Genuardi per la Municipalità 5
Patrizia Sassanelli per la Municipalità 6
Maurizio Polenghi per la Municipalità 7
Liliana Toniolo per la Municipalità 9
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L'ingresso degli attivisti del partito umanista nella lista "Milano in comune" porta la nostra storia e le nostre proposte per promuovere una politica che parla la lingua della gente.
Il momento attuale trova le persone isolate, sempre più lontane dalla politica, disilluse perché convinte di non poter essere rappresentate.
Partecipare, scegliere cosa fare nel tuo quartiere, nella tua zona, nella tua città, non sembra possibile.
Votare un politico o per un referendum non serve a niente.
Prova a immaginare che la tua partecipazione conti, immagina che il tuo voto conta, immagina che chi scegli per rappresentarti lo faccia.
Questa é la proposta che puoi scegliere perché é alla base delle nostre scelte.
Con la Democrazia diretta, nelle zone e nel comune, tu conti, perché ti viene chiesto di scegliere;
Con la democrazia diretta chi ti rappresenta stipula un patto con te: si impegna a rispettare il tuo mandato, i tuoi interessi.
Quindi smetti di immaginarlo e costruisci questa realtà, vieni a conoscere chi la promuove, partecipa alla sua realizzazione, chiama i tuoi amici e vicini e costruisci gruppi solidali che vogliono questa realtà.
É la politica dei Giusti, la politica della solidarietà, la Democrazia diretta, quella che ti interpella e ti chiede di dire la tua sui temi importanti e di realizzare quello che proponi insieme agli altri.
Non manager - che non avranno il nostro appoggio neanche in caso di ballottaggio - ma rappresentanti che ti ascoltano e sono dalla tua parte, in una città dove la casa é un diritto, i servizi sono al primo posto, scuola e sanità sono in primo piano.
Solo con te si può realizzare questo e molto altro.
Roberto Pavesi
#7Maggio Roma STOP TTIP Manifesta con noi a Roma
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ROMA, 7 MAGGIO 2016 – PIAZZA DEL POPOLO
INSIEME PER FERMARE IL TTIP
https://www.youtube.com/watch?v=K_qdkgcZB0Q
DISPONIBILI PULLMAN DA MILANO
prenota entro il 2 Maggio
Costo 20€ (10€ per studenti, precari e disoccupati)
Per prenotare i pullman contattare Maurizio De Mitri all’indirizzo email
Partenza da Milano nella mattina del 7 maggio
Chiediamo a tutte le donne e gli uomini da sempre attivi in difesa dei diritti e dei beni comuni, ai sindaci, ai comitati, alle reti di movimento, alle organizzazioni sindacali, alle associazioni contadine e consumeristiche, agli ambientalisti e al mondo degli agricoltori e delle piccole imprese e a tutti quanti hanno a cuore la democrazia, di costruire assieme a noi una grande manifestazione nazionale a Roma il 7 maggio 2016.
Per fermare il TTIP. Per tutelare i diritti e i beni comuni. Per costruire un altro modello sociale ed economico, per difendere la democrazia.
Tutte e tutti insieme è possibile
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Referendum 17 Aprile - Altre Informazioni
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Questa Domenica 17 Aprile si vota in tutta Italia
dalle ore 7:00 alle ore 23:00
Partecipa. Attivati. Vai a votare.
Il seggio in cui votare è quello segnato sulla tessera elettorale.
- Hai diversi dubbi e domande, approfondisci
- Per maggiori informazioni scarica il vademecum cliccando qui
In caso vogliate votare FUORI SEDE
http://www.iovotofuorisede.it/
In caso non abbiate la tessera elettorale: ( estratto dalla pagina del Comune di Milano )
- smarrimento: richiedere un duplicato presso qualsiasi sede anagrafica (Via Larga o sedi decentrate), compilando una dichiarazione di smarrimento.
- furto: presentare copia della denuncia all’Autorità di Pubblica Sicurezza.
- trasferimento di residenza da altro Comune: una nuova tessera elettorale verrà consegnata al domicilio dell'elettore contestualmente al ritiro di quella già in suo possesso.
- variazione dei dati: l’elettore riceverà per posta al proprio domicilio un’etichetta adesiva con i dati aggiornati, da applicare sulla tessera.
- esaurimento degli spazi per la certificazione dell'esercizio di voto: richiedere il rinnovo della tessera elettorale presso qualsiasi sede anagrafica (Via Larga 12 o sedi decentrate) compilando l'apposita domanda. Occorre esibire la tessera elettorale con gli spazi esauriti.
NB: le tessere elettorali che riportano il timbro AVD possono essere rinnovate solo presso l'Ufficio Elettorale.
Normativa di riferimento:
D.P.R. 8 settembre 2000, n. 299
Legge 5 febbraio 2003, n. 17
Mercoledì 13 Aprile eccoci al tavolino per invitare le persone ad andare a votare Si al Referendum di questa Domenica 17 Aprile.
Votiamo SI al referendum del 17 aprile per questi 10 (più uno) motivi
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Votiamo SI al referendum del 17 aprile per questi 10 (più uno) motivi

1- Perché l'estrazione del petrolio inquina e distrugge l'ambiente. La natura è un bene comune e non deve essere usata e sfruttata per gli interessi di una minoranza, con discutibili ricadute sulla collettività.
2- Perché dietro il petrolio ci sono inevitabilmente i grandi gruppi, le multinazionali: i "poteri forti"
3- Perché il petrolio è una fonte che inevitabilmente si esaurirà, così spostiamo nel tempo un problema che è da affrontare subito.
4- Perché distruggendo la costa italiana si precludono i diritti; votare SI significa difendere il diritto alla salute di tutti. Significa anteporre il benessere della collettività rispetto al desiderio di pochi di guadagnare.
5- Perché se scegliamo il petrolio spostiamo gli investimenti dalle fonti rinnovabili alle fonti fossili; solo una classe politica fossile sceglierebbe di investire sui fossili che sono il passato e non il futuro!
6- Perché sostenere: "se non trivelliamo in Italia, allora dobbiamo andare ad inquinare da un'altra parte del pianeta" è una scusa poco credibile. Del resto, possiamo decidere come cittadini che fare nel nostro paese, non cosa faranno nel resto del mondo. Una volta imboccata la strada delle rinnovabili non si inquina più punto e basta!
7- Perché sono stati spesi 300 milioni di euro pur di non volere accorpare referendum alle amministrative; diamo un segnale politico partecipando al referendum. Infatti, come cittadini ci interessa come vengono usati i nostri soldi.
8- Perché dobbiamo anche dare un segnale forte che i cittadini hanno voglia di partecipare alla vita politica e non il contrario. Ancora una volta, si usa l'arma scorretta della disinformazione che impedisce ai cittadini di prendere decisioni coscienti.
9- Perché, peggio ancora, nuovamente si è deciso di usare l'arma impropria dell'astensionismo, per tentare di far fallire il referendum, che ancora oggi è valido solo al raggiungimento del quorum del 50% +1 (regola che secondo noi va cambiata togliendo il quorum)
10- Perché i posti di lavoro che si creerebbero dall'attività estrattiva sono pochi. Un miliardo investito in estrazioni petrolifere porta a 500 posti di lavoro. Lo stesso miliardo investito in fonte rinnovabili porterebbe a 9000 posti di lavoro. Un bella differenza di ricaduta occupazionale per la collettività.
11- Perché al di là del contenuto del testo referendario, siamo chiamati ad avallare o bocciare la scelta del governo di investire in fonti non rinnovabili. Se vincerà l'astensionismo, il governo si farà forte del risultato per intensificare le politiche energetiche basate su combustibili fossili, con danni probabilmente irreversibili sull'ambiente, sulla nostra salute e sull'economia Italiana.
Votiamo SI al referendum del 17 aprile 2016!
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