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Dopo il crollo dell’Unione Europea assisteremo necessariamente all’arroccamento dei vari stati su posizioni ultra nazionaliste e isolazioniste?

Secondo noi non è assolutamente detto.

Ovviamente dipenderà molto da chi guiderà sia il processo di risoluzione dei trattati sia le politiche successive.

A nostro parere una volta eliminati i trattati che obbligano gli stati membri a una assurda austerità ultra-liberista, sarà invece possibile farne di nuovi basati sulla convergenza e sulla cooperazione delle economie.
Durante questo incontro proveremo a elencare nella pratica come questo potrà avvenire.

19 aprile ore 18.30

Presso il Locale Umanista di Via Accademia,53 - MM Lambrate - Milano

In un mondo che per la prima volta è completamente interconnesso, stiamo vivendo la crisi di un'intera civiltà. Ci troviamo a un crocevia storico e, mentre tutto sembra precipitare, avanza nelle persone, ma soprattutto nelle ultime generazioni, una nuova sensibilità, che riconosce l’importanza di trattare gli altri come si vorrebbe essere trattati e afferma che non ci sarà vero progresso se non sarà di tutti e per tutti. Ci sono le condizioni per la nascita di un mondo nuovo, della Nazione Umana Universale. La sua  realizzazione dipenderà dalle scelte che faranno gli esseri umani di oggi.

Prossimi appuntamenti:

3 maggio - Economia mista e proprietà partecipata
17 maggio - Democrazia diretta e sovranità
31 maggio - Violenza e Nonviolenza
14 giugno - Nascita di una nuova Civiltà
28 giugno - Verso la nazione umana universale

L'Eurotorre di Francoforte, sede della Banca centrale europea

L'Eurotorre di Francoforte, sede della Banca centrale europea

Non è una conferenza, è un incontro di studio intorno ad un tavolo per un numero limitato di persone ( dato lo spazio).

Questo momento e' dedicato a persone che sanno che è insostenibile la situazione economica,sociale e politica europea e di conseguenza anche italiana e vorrebbero capire veramente cosa potrebbe succedere e cosa poter fare di costruttivo per voltare pagina.

L'euro, con la BCE e le sue regole che strangolano gli stati e distruggono le social-democrazie, ha provocato il declino dell'economia italiana, la disoccupazione, l’emigrazione dei giovani e l’aumento della povertà; ci ha obbligato a sottoporre le nostre Leggi di Bilancio al vaglio della Commissione Europea, trasformando il governo italiano in una semplice “autorità locale” e il nostro paese in una colonia.

Visto che le popolazioni europee, che patiscono la nostra stessa condizione, non potranno sopportare ancora per molto tempo tutto questo, possiamo concludere che l'istituzione "moneta unica europea", chiamata "euro", avrà vita breve.

Liberarsi dalle tirannie è sicuramente un fatto positivo. Certamente questa liberazione, poiché implicherà una sorte di scontro tra le oligarchie finanziarie e la popolazione, non sarà indolore; ma neppure sarà drammatica come le stesse oligarchie ci raccontano. Per questo è importante considerare insieme alcuni scenari possibili, andando al di là degli allarmismi e della manipolazione mediatica che circondano l'ipotesi della fine dell'euro.

Foto di Diego Delso

5 aprile ore 18.30

Presso il Locale Umanista di Via Accademia,53 - MM Lambrate - Milano

Eventbrite - L'inevitabile fine dell'euro e le conseguenze positive

In un mondo che per la prima volta è completamente interconnesso, stiamo vivendo la crisi di un'intera civiltà. Ci troviamo a un crocevia storico e, mentre tutto sembra precipitare, avanza nelle persone, ma soprattutto nelle ultime generazioni, una nuova sensibilità, che riconosce l’importanza di trattare gli altri come si vorrebbe essere trattati e afferma che non ci sarà vero progresso se non sarà di tutti e per tutti. Ci sono le condizioni per la nascita di un mondo nuovo, della Nazione Umana Universale. La sua  realizzazione dipenderà dalle scelte che faranno gli esseri umani di oggi.

 

Calendario Appuntamenti inizio Ore 18.30 ( i mercoledì)

Via Accademia,53 - MM Lambrate - Milano

mercoledì 5 aprile - L'inevitabile fine dell'euro e le conseguenze positive

Eventbrite - L'inevitabile fine dell'euro e le conseguenze positive

L'euro, con la BCE e le sue regole che strangolano gli stati e distruggono le social-democrazie, ha provocato il declino dell'economia italiana, la disoccupazione, l’emigrazione dei giovani e l’aumento della povertà; ci ha obbligato a sottoporre le nostre Leggi di Bilancio al vaglio della Commissione Europea, trasformando il governo italiano in una semplice “autorità locale” e il nostro paese in una colonia.

Visto che le popolazioni europee, che patiscono la nostra stessa condizione, non potranno sopportare ancora per molto tempo tutto questo, possiamo concludere che l'istituzione "moneta unica europea", chiamata "euro", avrà vita breve.

Liberarsi dalle tirannie è sicuramente un fatto positivo. Certamente questa liberazione, poichè implicherà una sorte di scontro tra le oligarchie finanziarie e la popopolazione, non sarà indolore; ma neppure sarà drammatica come le stesse oligarghie ci raccontano. Per questo è importante considerare insieme alcuni scenari possibili, andando al di là degli allarmismi e della manipolazione mediatica che circondano l'ipotesi della fine dell'euro.

19 aprile - Scenari e politiche umaniste dopo il crollo della u.e
3 maggio - Economia mista e proprietà partecipata
17 maggio - Democrazia diretta e sovranità
31 maggio - Violenza e Nonviolenza
14 giugno - Nascita di una nuova Civiltà
28 giugno - Verso la nazione umana universale

In un mondo che per la prima volta è completamente interconnesso, stiamo vivendo la crisi di un'intera civiltà. Ci troviamo a un crocevia storico e, mentre tutto sembra precipitare, avanza nelle persone, ma soprattutto nelle ultime generazioni, una nuova sensibilità, che riconosce l’importanza di trattare gli altri come si vorrebbe essere trattati e afferma che non ci sarà vero progresso se non sarà di tutti e per tutti. Ci sono le condizioni per la nascita di un mondo nuovo, della Nazione Umana Universale. La sua  realizzazione dipenderà dalle scelte che faranno gli esseri umani di oggi.

 

#StopCETA 21 gennaio 2017, ore 14.30 in P.zza Gae Aulenti Milano.
Fermiamo l’accordo UE-Canada dannoso per i diritti e per l’ambiente

Cos’è il CETA?
Il CETA (Comprehensive Economic Trade Agreement) è un trattato di libero scambio che l’Unione Europea ha firmato con il Canada il 30 ottobre 2016. Per entrare completamente in vigore, l’accordo deve essere ratificato dal Parlamento Europeo e da tutti i Parlamenti degli Stati Membri.

Perché #StopCETA?
L’obiettivo del CETA è eliminare le regole che frenano il commercio, ma garantiscono più alti livelli di sicurezza alimentare, tutela ambientale e servizi pubblici. La deregolamentazione aumenterebbe le soglie di tolleranza su OGM, pesticidi e sostanze nocive, faciliterebbe le privatizzazioni e la compressione dei diritti del lavoro. Di fronte a leggi sgradite, gli investitori esteri potranno citare in giudizio gli Stati presso corti sovranazionali inaccessibili agli investitori nazionali.

Cosa puoi fare tu?
VENIRE IN PIAZZA* ed inoltre puoi:
- Contattare i deputati europei e chiedi loro di votare
contro la ratifica. [www.stop-ttip-italia.net/adotta-un-europarlamentare]
- Seguire la campagna Stop TTIP Italia su FB e Twitter
- Leggere di più su www.stop-ttip-italia.net

APPUNTAMENTO A MILANO:
Sabato 21 gennaio 2017 - ore 14.30
P.zza Gae Aulenti

per info ed adesioni

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