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Il Partito Umanista ha aderito alla Marcia della Liberazione del 10 Ottobre a Roma, alle ore 14 in Piazza San Giovanni, Roma

Da Milano parte un Pullman, per gli interessanti contattate entro Domenica 4 Ottobre

Sergio Ferrari – 393 90 57 063
Valerio Colombo – 338 17 72 080

L'appello della Marcia:

Lavoro Reddito Sovranità Democrazia


    Governi e classi dirigenti ci avevano assicurato che lasciando fare i mercati avremmo avuto un Paese più giusto e democratico in un’Europa unita e solidale. Il risultato, a distanza di 30 anni, è sotto gli occhi di tutti: l’Unione europea sta andando in pezzi e l’Italia è sull’orlo del baratro.
    Al disastro economico portato dalla pandemia del Covid-19 le risposte del governo e dell’Unione Europea sono state deboli e incapaci di affrontare il dramma sociale ed economico che stiamo tutti attraversando.

    Ma non è il virus che sta spazzando via interi comparti economici, che sta mandando in fallimento le aziende, che sta togliendo lavoro e portando nella povertà milioni di italiani. Il disastro è il risultato delle deficienze croniche dell’economia neoliberista e delle misure sproporzionate e sbagliate, messe in atto dal governo per contrastare il Covid, che oltre a sospendere la democrazia, hanno paralizzato il Paese lasciandolo allo sbaraglio e senza risorse, condannandolo alla deriva economica.
     
    L’Italia è posta davanti al bivio: perire o risorgere imboccando la via della libertà e della rinascita !
    Il popolo italiano vuole risorgere e non procederà al buio perché la stella polare è la Costituzione del 1948.
    Chiediamo, quindi, una netta inversione di rotta con un nuovo governo che sia all’altezza delle enormi sfide che abbiamo di fronte. Un governo che sia capace di portare il Paese non soltanto fuori dalla gabbia di questa Unione Europea che continua a propinare le medesime ricette fallimentari (Mes, Sure, Recovery Fund), ma che ritorni a porre lo Stato, e non i mercati, al centro delle scelte politiche, economiche, sociali e culturali di questo Paese.
    Uno Stato che segua il cammino della sovranità monetaria, politica, energetica, alimentare e che sia capace di immaginare e costruire una nuova Italia.
    Abbiamo un compito grande, cambiare direzione per una Nuova Umanità ed è il momento storico per fare questo salto, per essere ambiziosi e costruire modelli economici basati sull’essere umano e sulla salvaguardia dell’ecosistema, e non più sul mero profitto per pochi.
    Possiamo e dobbiamo affrontare questa sfida che abbiamo davanti ma lo potremo fare soltanto se saremo uniti, è questa la nostra unica arma vincente.
    Non è più tempo per i tentennamenti e le ambiguità.
    Ogni singola organizzazione, associazione o persona ha un compito storico importante: risvegliare gli italiani sopiti, impauriti e senza speranze per liberarli dalla prigione interiore dell’impossibilità che non ci siano alternative al modello economico neoliberista e a questa Unione Europea.
    Il 10 ottobre è soltanto l’inizio.
    Ci aspetta una dura battaglia per liberare l’Italia e per ricostruire un Paese che ritornerà ad essere grande!
    È questo il tempo di rinascere.
    Insieme, ce la faremo!

        Vogliamo una moneta sovrana in uno Stato sovrano.
        Vogliamo un piano di investimenti e per il lavoro che debelli la disoccupazione.
        Vogliamo l’aumento dei salari ed un reddito minimo di 1.000 € per disoccupati, cassintegrati e partite iva.
        Vogliamo difendere le piccole aziende, con un 2020 tax free in vista di una radicale e più equa riforma fiscale.
        Vogliamo uscire dalla trappola del debito, sia nazionalizzandolo che con una moratoria nei confronti della finanza speculativa.
        Vogliamo il controllo pubblico del sistema bancario e la nazionalizzazione delle grandi aziende strategiche.
        Vogliamo una sanità pubblica che tuteli la salute di tutti i cittadini, che garantisca la libertà di scelta terapeutica, unita ad una politica ambientale non di facciata, tesa alla sovranità ed alla sicurezza alimentare, che decreti intanto lo stop al 5G.  
        Vogliamo che il diritto allo studio sia garantito anche ai giovani delle classi popolari, vogliamo forti ed immediati investimenti sull’edilizia scolastica e per l’assunzione del personale, vogliamo la riapertura a settembre delle scuole e delle università.

    In una parola, vogliamo la fine del neoliberismo. Vogliamo più Stato e meno mercato, applicando finalmente la Costituzione del 1948! Affinché questo possa compiersi occorre una profonda svolta politica: via dunque il governo Conte, che si convochino nuove elezioni subito!

Come Partito Umanista abbiamo sostenuto la Campagna del No al Taglio dei Parlmantari, di seguito le foto del nostro Gazebo informativo a riguardo a P.zza Cordusio.





Siamo impegnati da anni per cercare di rendere la Democrazia meno formale e più sostanziale per questo abbiamo negli anni sostenuto la legge di Responsabilità Politica, La Campagna Quorum Zero Più Democrazia, con il No al Taglio del Parlamento al Referendum del 2016 ed a questo del 2020.

Condividiamo la Dichiarazione di Massimo Villone, presidente del Comitato per il No al taglio del Parlamento:
 
"Vogliamo in primo luogo ringraziare le cittadine e i cittadini che hanno scelto di contribuire con il loro impegno a un risultato del No comunque importante.
L’ampio vantaggio conseguito dal Si nel voto referendario non cancella la debolezza degli argomenti portati a sostegno. I risparmi risibili, i confronti con l’estero falsati e fuorvianti, i guadagni di efficienza indimostrati e indimostrabili rimangono tal quali.
Parimenti rimangono i danni certi alla rappresentanza di regioni piccole e medie e forze politiche minori. La battaglia del No era giusta. I correttivi già concordati per quella che quasi tutti – meno M5S – definiscono una riforma pessima o addirittura pericolosa e potenzialmente devastante non si sa se giungeranno mai al traguardo. L’istituzione parlamento ne esce comunque indebolita.
Guadagnano invece visibilità e peso politico i “governatori”, già in evidenza per le incertezze di Palazzo Chigi nella crisi Covid, affrontata privilegiando la concertazione tra esecutivi a danno delle Camere. Bisognerà fare grande attenzione a che le ulteriori riforme che molti auspicano non prendano una strada sbagliata, stravolgendo la Costituzione. Non manca chi potrebbe vedere in un parlamento indebolito l’occasione per puntare al sindaco d’Italia, o all’Italia delle repubblichette. Non è certo un caso che Zaia trionfante abbia immediatamente dichiarato che unico interesse dei veneti è l’autonomia (differenziata)."  22 settembre 2020

NO la battaglia per la Democrazia Costituzionale non finisce con questa sconfitta, deve continuare trasformando la difesa della Costituzione in pressante richiesta della sua attuazione.

La riduzione della funzione legislativa del Parlamento è la riduzione stessa della Democrazia e tende progressivamente a chiudere gli spazi di agibilità politica dei singoli e delle organizzazioni.
Non smobilitiamo quindi i Comitati, ma riprendiamo l'azione aggregativa dei soggetti e delle forze democratiche (che l'agosto, il Covid e la brevità della campagna non ci hanno permesso di sviluppare) per poter affrontare le prossime battaglie sull'Autonomia Differenziata, sulla Legge Elettorale e sui falsi correttivi costituzionali.

Il nostro Comitato per il NO, che era un comitato di scopo affiliato al Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, ha concluso la sua funzione e cessa di esistere.

Il coordinamento di Milano città metropolitana continua la sua attività impegnandosi a rafforzare il legame con il centro nazionale ed i contatti con i comitati della provincia e regione, continuando l'azione di informazione e documentazione con la mail-list e con la pagina facebook del "Coordinamento per la Democrazia Costituzionale - Milano"



Non come consolazione, ma come dimostrazione dell'efficacia anche del lavoro insieme svolto, ricordiamo che sono stati stampati e distribuiti nelle province di Milano, Monza-Brianza e Varese 150.000 volantini e 2.000 manifesti e che a Milano città il NO ha ottenuto il 43,46% dei voti e che nelle città capoluoghi delle province lombarde mediamente il 40% (vedi tabella allegata); .

Buon lavoro Costituzionale

Coordinamento per la Democrazia Costituzionale - Milano


Nei nostri precedenti comunicati trovati già diverse argomentazione a sostegno del NO alla Riduzione dei Rappresentanti

Taglio dei parlamentari, taglio di democrazia: difendiamo la costituzione e al referendum votiamo NO!

 

Di seguito alcuni utili approfondimenti

 

 

1. Confrontiamo con la proporzione di Rappresentanti degli USA e della SVIZZERA

 

2. Confrontiamo con altri Paesi Europei

 

2 Marzo ore 21 :: La marcia mondiale per la pace e la nonviolenza
fa tappa a Milano.
LA GUERRA ECONOMICA, LE SUE FORME, LE SUE VITTIME
Intervento di Valerio Colombo del Partito Umanista
Sarà presente la delegazione dei marciatori

A seguire lo spettacolo gratuito
E SIA PACE NEL MONDO
La cultura della pace e della non violenza con cunti francescani
Con la Compagnia del Teatro Officina
Regia: Massimo de Vita

Presso Teatro Officina
Via Sant’Elembardo 2
tel 02 2553200
www.teatroofficina.it

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